Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico

L'intervento del Soccorso Alpino e Speleo in caso di incidente

"Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) del Club Alpino Italiano è riconosciuto in base alla Legge 26.1.1961 n.63 / 24.12.85 n.776 e alla Legge 21.3.2001 n.74 come Ente specializzato a provvedere a favore dei propri soci sia di altri, all'organizzazione di idonee iniziative tecniche, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti, nell'esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche.
Sono componenti del C.N.S.A.S. 25 delegazioni di Soccorso Alpino e 16 di Soccorso Speleologico operanti su tutto il territorio nazionale. Il rapporto con le singole realtà locali è assicurato dai Servizi Regionali del C.N.S.A.S..
Il Soccorso Speleologico del C.N.S.A.S. è stato istituito nel 1966. Ha una propria direzione e opera come unica struttura nazionale, con un organico di circa 780 volontari, di cui 40 medici.
La struttura è suddivisa in 16 Delegazioni territoriali (Zone); al vertice di ciascuna zona speleologica troviamo il Delegato e il Vice-delegato e, sul piano più strettamente tecnico, il Caposquadra e i Vice-caposquadra. La sezione speleologica del C.N.S.A.S. è chiamata ad intervenire per prestare soccorso alle vittime di incidenti all'interno di cavità ipogee, alle quali fornisce un servizio altamente specializzato che, oltre ai tecnici del recupero, vede la costante presenza di un medico speleologo appositamente addestrato per la medicina d'urgenza ipogea.
Il soccorso speleologico del C.N.S.A.S. è l'unico ente in grado di fornire un soccorso medicalizzato all'interno di cavità ipogee. Inoltre, l'Autorità Giudiziaria si è spesso avvalsa della collaborazione di membri del Soccorso Speleologico per indagini in ambienti particolarmente difficili. Infine, la capacità dei tecnici di soccorso speleologico di operare in sicurezza in ambienti estremi ha fornito nel tempo diverse occasioni per rendersi preziosi nell'assistere popolazioni civili colpite da gravi calamità:
terremoto Friuli '76
terremoto Irpinia '80
alluvione Versilia-Garfagnana '96
terremoto Umbria-Marche '97
Nel soccorso speleologico sono attive alcune commissioni che centrano il loro lavoro su specifiche problematiche quali le tecniche del recupero, la medicina ipogea, il soccorso speleo-subacqueo, gli interventi in forra (gole e orridi), la comunicazione e i sistemi di disostruzione. Importantissimo è il lavoro di prevenzione svolto dal soccorso speleologico che è rivolto in particolare agli speleologi, ma non solo ad essi. L'obiettivo è duplice; da un lato è mirato a prevenire gli infortuni, dall'altro serve a fornire le competenze necessarie per reagire in maniera adeguata ad un incidente. L'organizzazione del Soccorso Speleologico è così composta:
Struttura Nazionale
Responsabile Nazionale
Viceresponsabile Nazionale
Comitato Esecutivo Coordinamento Speleologico
Struttura Decentrata, formata da 16 Zone di Soccorso Speleologico, ciascuna competente su una regione o più regioni limitrofe;
Commissioni e Gruppi di Lavoro, dedicati a singoli aspetti medici, tecnici od organizzativi.

Informazioni più dettagliate sulla composizione delle varie strutture che compongono il Soccorso Speleologico e sui loro compiti si possono trovare nel Regolamento del Coordinamento Speleologico del CNSAS.

 

Informazioni posono essere richieste a:

Simone Merola 347 5456925

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